Sabrina Muzi 10 aprile – 10 maggio 2014
Entrare a Dislocata sarà per un mese, fino all’11 maggio, un’esperienza visiva e sensoriale: l’artista bolognese porterà il suo mondo poetico, sotto forma di foto, video e installazioni. Lavori messi in opera attingendo ad un giacimento di spezie, foglie, stoffe, funghi e spaghetti orientali. Un mondo organico e naturale, fragile ed intenso, ritmato da metamorfosi ed evocazioni.
La mostra di Sabrina Muzi sarà la prima di una serie che porterà artisti affermati o emergenti nello spazio espositivo di Dislocata. Gestita dall’associazione WunderKammer, la galleria nasce all’interno dell’incubatore diffuso Armilla, un progetto realizzato dal Comune di Vignola, grazie al quale il centro storico sta riprendendo nuova vita.
Un luogo di arte contemporanea che a Vignola mancava, capace di arricchire l’offerta culturale del territorio e creare nuove opportunità e modi di vivere la città.
Sabrina Muzi (1964), vive e lavora a Bologna.
Utilizza differenti mezzi espressivi, fotografia, video, installazione, disegno, realizzando anche progetti site specific, performance e libri d’artista.
Il dialogo tra natura e storia, l’azione rituale come retaggio arcaico e culturale, la ciclicità e la metamorfosi, sono elementi della sua ricerca, così come l’uso di materiali organici, naturali o ‘usati’ che tornano spesso nel suo lavoro per creare installazioni, ambienti performativi, dispositivi visivi e sonori ‘suggeritori’ di universi simbolici.
Nel 2012 è una delle vincitrici del Premio Terna 04. E’ invitata a vari programmi di residenza, tra cui, nel 2001, all’Atlantic Center for the Arts in Florida; nel 2007 al National Museum of Contemporary Art di Seoul; nel 2010 a Kunming, in Cina; nel 2013 al Taipei Artist Village di Taiwan.
Recentemente ha partecipato ad ArtSite realizzando un lavoro site specific all’interno del Castello di Buronzo e al progetto Rebirth presso la galleria Oltredimore di Bologna.